stress da lavoro: 3 disturbi che non conoscevi

STRESS DA LAVORO: 3 DISTURBI CHE NON CONOSCEVI

STRESS DA LAVORO: Il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce il lavoro da stress correlato come “un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore“.

Molti lavoratori, alla sola idea di rientrare a lavoro, percepiscono una serie di malesseri fisici e psichici

stress da lavoro: 3 disturbi che non conoscevi

che a lungo andare alterano la qualità della vita e rischiano di diventare cronici.

I lavoratori che ne sono affetti riferiscono una grande stanchezza, sia fisica che mentale, non direttamente collegata all’attività appena svolta. Potrebbe essere il tuo caso se ti senti stanco ancora prima di iniziare le attività; si ti risulta difficile concentrarti sul compito da portare a termine; ma non solo… se ti senti affannato e ti prende il panico anche per svolgere le cose più basilari: come rispondere al telefono, scrivere una mail o prendere una decisione. La tua autostima vacilla, il tuo umore è sempre pessimo e se tutti questi sintomi te li trascini anche a casa.

E’ possibile che tu abbia altri disturbi correlati quali: disturbo dell’alimentazione, disturbo del sonno, disturbi d’ansia e abusi da sostanza.

Le cause possono essere diverse:

  • l’organizzazione aziendale: carico di lavoro; orari difficili; turni; trasferte;
  • le relazioni tra colleghi e con i superiori: comunicazione inefficace; mancanza di empatia; scarsa gestione delle emozioni;
  • il modo in cui si gestisce il lavoro: scarsa autonomia decisionale;  difficoltà organizzative;
  • il rapporto personale che si ha con il lavoro: scarsa motivazione al lavoro; desiderio di carriera.

I 3 DISTURBI PIU’ FREQUENTI

  • Workaholis: o dipendenza da lavoro, disturbo comparato al fenomeno dell’alcolismo, in quanto presenta i sintomi di astinenza. Questo fenomeno rende il lavoratore propenso nel concentrarsi su un unico aspetto della propria vita, ignorando gli altri . I workaholic, non sono guidati tanto dalle pressioni esterne quanto più da quelle interne. Le motivazioni che li guidano sono, ad esempio, guadagnare di più o fare carriera. Studi indicano che il workaholic sia quella persona che passa più di 50 ore a settimana in modalità lavorativa e che abbiano una propensione soggettiva nella resistenza all’allontanamento dal lavoro, maggiorata dalla propensione a lavorare o pensare ad esso costantemente.
  • Burnout:  sindrome di esaurimento emotivo, di depersonalizzazione e di riduzione delle capacità personali. E’ la reazione psicofisica a uno stress che si protrae nel tempo e che la persona non riesce più a gestire nonostante abbia provato a mettere in atto strategie di vario tipo. Le persone danno troppo per un periodo prolungato ricevendone troppo poco in cambio
  • Tecno-stress: lo stress sperimentato dalle persone a causa del multitasking delle applicazioni, della connettività onnipresente, del sovraccarico di informazioni e della conseguente instabilità e sfide tecniche associate all’uso delle tecnologie da parte dell’organizzazione. Non è realmente un risultato diretto della tecnologia, ma piuttosto il risultato dell’interazione tra utenti umani e tecnologia digitale. Comporta un lavoratore costantemente reperibile; sempre preoccupato delle faccende lavorative; che togliere tempo alla vita privata.

PROVA QUESTI RIMEDI:

La pratica mindfulness ti può essere di grande aiuto. In condizioni di affaticamento da stress, la pratica meditativa ti sostiene nel benessere e nella salute psico-fisica lavorando in modo semplice, attraverso la consapevolezza, la non-reattività, la regolazione emotiva e il  potenziamento dell’attenzione. Praticarla costantemente produce in te un incremento della consapevolezza del sé, una maggiore capacità di vivere nel “qui ed ora”, dell’accettazione generale del tuo stile di vita oltre ad incrementare l’empatia verso gli altri e l’atteggiamento compassionevole riducendo in questo modo  il pensiero giudicante e di “rimuginazione”.
Parallelamente alla pratica, iniziare un percorso di benessere psicologico con  professionisti del settore, risulta molto utile al fine del miglioramento.

VEDI ANCHE:

https://www.dottoressagiadasiro.it/aziendale/

Lascia un commento